Włodek Goldkorn


Włodek Goldkorn è stato per molti anni il responsabile culturale de “L’Espresso”. Ha lasciato la Polonia nel 1968. Vive a Firenze. Ha scritto numerosi saggi sull’ebraismo e sull’Europa centro-orientale. È coautore, con Rudi Assuntino, de Il guardiano. Marek Edelman racconta (1998, 2016); con Massimo Livi Bacci e Mauro Martini, di Civiltà dell’Europa Orientale e del Mediterraneo (2001). Ha scritto La scelta di Abramo. Identità ebraiche e postmodernità (2006), Il bambino nella neve (2016), L’asino del Messia (2019) e Il bambino che venne dal fiume. Le avventure di Mosè (2021, con i disegni di Sergio Staino).

A Babel: Vincitore dello Strega Europeo, del Premio Jan Michalski e dell’International Booker Prize, Georgi Gospodinov è lo scrittore del momento, eppure il suo tempo d’elezione è il passato: lo è in Fisica della Malinconia (Voland, 2013) ma sopratutto in Cronorifugio (Voland ,2021), dove Gaustín, personaggio enigmatico che vaga nelle epoche – e nei romanzi e racconti di Gospodinov –, apre a Zurigo una singolare clinica di gerontopsichiatria nella quale ogni piano riproduce un decennio del secolo scorso: isole di tempo dove i pazienti affetti da Alzheimer e demenza senile possono tornare agli anni più preganti delle loro vite. Ma il richiamo del passato è irresistibile e varca presto i confini della clinica. In dialogo con Włodek Goldkorn.

Lingua: bulgaro con traduzione consecutiva in italiano


Domenica 17.09

ISOLE DI TEMPO

GEORGI GOSPODINOV
CON WŁODEK GOLDKORN

Teatro Sociale
 16:00-17.30

“Faremo cliniche del passato in vari paesi. Il passato è anche una questione locale. Ci saranno ovunque case di altri anni, piccoli quartieri, un giorno avremo anche cittadine e magari perfino un intero stato del passato. Per pazienti con la memoria che svanisce, Alzheimer, demenza senile, quello che vuoi. Per tutti quelli che già vivono nel presente del loro passato. E per noi, disse alla fine dopo una breve pausa, lasciando uscire una lunga scia di fumo. Non è casuale questo affluire di tanta gente senza memoria, oggi… Sono qui per dirci qualcosa. E credimi, un giorno, molto presto, molti cominceranno a scendere nel passato da soli, a “perdere” la memoria di propria volontà. Si profila un tempo in cui sempre più persone vorranno nascondersi nella loro grotta e tornare indietro. E non da una bella situazione, in ogni caso. Dobbiamo essere pronti con rifugi antiaerei del passato. Chiamali pure, se vuoi, ‘cronorifugi’.”

– da Georgi Gospodinov, Cronorifugio, Voland, 2021


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