Max Lobe


Sabato sera a Castel Grande, dopo una cena con gli autori aperta pubblico, Max Lobe ci porta a esplorare i recessi dell’isola dell’io con un testo ispirato alle Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij scritto appositamente per Vulcano, un ciclo di performance ideato da Rete Due in collaborazione con nove festival svizzeri, tra cui Babel.

Nato nel 1986 a Douala, Max Lobe è un romanziere, scrittore di racconti e poeta svizzero-camerunense. Tra i temi che attraversano la sua opera, l’omosessualità dell’Africa nera, la migrazione e gli studi post-coloniali. A diciotto anni si è trasferito in Svizzera dove ha conseguito una laurea in comunicazione e giornalismo (Lugano) e un master in politiche pubbliche e amministrazione (Losanna). Nel 2017, il suo romanzo Confidences, sulla guerra d’indipendenza del Camerun, ha vinto il Premio Ahmadou Kourouma. Tra gli altri libri dell’autore ricordiamo 39 rue de Berne, La Trinité bantoue e La Promesse de Sa Phall’Excellence (gennaio 2021), tutti pubblicati in francese dall’editore Zoé di Ginevra. Il suo primo romanzo tradotto in inglese, A Long way from Douala, è stato pubblicato nel febbraio 2021 da HopeRoad Publishing nel Regno Unito e da Other Press negli Stati Uniti. In italiano, 66thand2nd ha pubblicato Rue de Berne, numero 39 e La Trinità Bantù. Max Lobe è inoltre ideatore e direttore del progetto GenevAfrica per creare ponti tra autori africani e svizzeri. Max Lobe vive a Ginevra.

Lingua: italiano


Sabato 16.09

l’isola dell’io

Max Lobe

 Castel Grande
 21:00

A partire dalle ore 20.00 è possibile cenare a Castel Grande


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